Freddo e patologie pregresse: a cosa prestare attenzione

Quando arriva il freddo, chi soffre di patologie pregresse deve prestare qualche attenzione in più. Ci sono infatti piccoli accorgimenti che possono aiutare a tenere sotto controllo tali malattie.

Freddo, le patologie a cui prestare attenzione

Per chi è iperteso, il freddo non è d’aiuto. La pressione tende quasi sempre a salire quando le temperature sono rigide, motivo per cui dovrebbe essere misurata regolarmente. Sarebbe opportuno tenere un libretto dove segnare le misurazioni, effettuate tutte alla stessa ora, per almeno una settimana. Un valore sballato non può fare una diagnosi, mentre un controllo accurato sì. Per questo può essere d’aiuto una visita con il cardiologo o il medico internista: entrambi sapranno impostare una terapia ad hoc, in caso di valori pressori sballati.

Se col freddo si tende a soffrire di problemi respiratori, è invece dello pneumologo che bisogna andare. Esistono crisi asmatiche di natura allergica (che rendono necessaria l’esecuzione di test allergologici) e  bronchiti croniche e ricorrenti, che spesso necessitano di terapie apposite (ovviamente impostate dal medico specialista). Un discorso a parte lo merita il comune raffreddore. Episodi di raffreddamento con disturbi simil-sinusitici sono all’ordine del giorno con gli sbalzi di temperatura, e i sintomi possono essere piuttosto fastidiosi. Ecco perché potrebbe essere utile e risolutiva una visita con l’otorinolaringoiatra. Grazie a strumenti avanzati, sarà in grado di poter controllare gola, naso e orecchie e determinare l’approccio migliore per risolvere naso chiuso, mal di testa da sinusite e quel senso di oppressione che disturba parecchio in queste circostanze.

Un altro aspetto tipico dell’inverno è l’aumento dell’appetito, col rischio di ingerire troppe calorie. Questo non è proprio un toccasana per le persone diabetiche, o per chi soffre di sovrappeso e obesità. Il primo consiglio è quello di escludere ulteriori patologie facendo un controllo endocrinologico; una volta escluse patologie e disfunzioni a carico della tiroide, il consiglio è quello di sentire un bravo nutrizionista, che saprà regolare la vostra dieta nelle quantità e calorie giuste per il vostro fabbisogno.